Ormai per l’ottavo anno il Rapporto Ospedali & Salute 2010 esplora l’argomento dei servizi ospedalieri che rappresentano un ambito particolarmente importante per la tutela della salute dei cittadini. A tali servizi fa capo il 54,9% della spesa pubblica per la sanità, con la quale viene finanziato un insieme di strutture diverse, distribuite su tutto il territorio nazionale: aziende ospedaliere, ospedali in gestione diretta, cliniche universitarie e IRCCS, nonché ospedali privati accreditati di vario tipo. Si è in presenza di una rete complessa di istituti e di attività cui accedono annualmente più di 14 milioni di cittadini e in cui operano all’incirca 650 mila addetti.
L’obiettivo del Rapporto è quello di mettere annualmente sotto osservazione una realtà in costante evoluzione, in modo da offrire agli operatori, ai decisori e alla pubblica opinione analisi e riflessioni che investono sia le modalità con cui si offrono i servizi ospedalieri sia le modalità con le quali i cittadini richiedono e valutano questi ultimi.
La struttura ormai consolidata del volume (l’illustrazione dei fenomeni più importanti dell’anno, l’indagine congiunturale sulle relazioni che intercorrono tra le famiglie e l’ospedalità e la predisposizione degli appositi indicatori statistici) è servita quest’anno a mettere in luce innanzitutto il livello di inefficienza implicita presente nella gestione degli ospedali pubblici di 15 Regioni italiane. Questo ha consentito di render conto ulteriormente dell’inadeguatezza dei dati informativi a disposizione e della ancora scarsa trasparenza e consultabilità dei bilanci degli ospedali pubblici, malgrado l’esistenza di una specifica normativa in proposito. A ciò si aggiunga il confronto sulla qualità delle prestazioni erogate dalle diverse tipologie di strutture ospedaliere, al fine di misurare il miglioramento o meno dei servizi offerti ai cittadini.
L’indagine congiunturale sui rapporti che intercorrono tra le famiglie e l’ospedalità ha messo in luce il processo di progressivo empowerment degli utenti che si rivolgono alle strutture con una crescente (anche se non ancora soddisfacente) consapevolezza delle possibilità di scelta tra pubblico e privato accreditato.
Inoltre si è approfondito un apposito tema monografico che è stato dedicato quest’anno alla propensione degli italiani verso la copertura del rischio-salute e in particolare di quello legato al ricovero ospedaliero.
Infine sono stati aggiornati i tre Indici sull’andamento dell’ospedalità italiana: l’indice sullo sviluppo di un sistema misto delle strutture di ricovero, l’indice di soddisfazione percepita da parte dei cittadini nei confronti dei servizi ospedalieri e l’indice di libertà di scelta degli istituti di cura da parte delle famiglie.
Inoltre sono state aggiornate le informazioni relative all’evoluzione delle strutture, delle attività, del personale e della spesa che danno un’idea dello stato e dell’evoluzione della complessa “macchina ospedaliera” presente nel Paese.